Il
giugno del 1940 viene imbarcato sullo Scirocco, e dopo
pochissimo tempo, a novembre dello stesso anno viene
promosso Sottocapo.
Da Sottocapo naviga per tutto il mediterraneo sfuggendo
sempre con maestria alle insidie del mare.
Nell’affondamento della nave "Esperia"
che portava a bordo militari tedeschi e camicie nere
italiane il Sottocapo Michele Perugini in acque ancora
insidiate da sommergibili inglesi, salva e porta a bordo
dello Scirocco 250 persone, operazione che gli verrà
premiata con la croce a valore militare sul campo.
In seguito al salvataggio il sottocapo viene promosso
Sergente Nocchiere.
Da Sergente continua la sua traversata, fino a quando,
il 20/03/1942 nella battaglia della Sirte, il suo cacciatorpediniere
viene affondato da un siluro e da un mare forza 10.
Dopo un’onda violentissima viene ferito il medico
di bordo, il Sergente lo vede e va a portargli soccorso
trascinandolo nel quadrato ufficiale, il medico sanguinante
per le ferite, si sfila l’anello dalle dita e
lo porge a Michele Perugini dicendogli che doveva consegnarlo
alla sua fidanzata, perché egli si sarebbe salvato.
Di tutto l’equipaggio formato da 250 marinai,
restano superstiti in mare ancora agitatissimo 7 marinai,
tra cui anche il Sergente Michele Perugini, ma con il
mare in quelle condizioni non resistono tutti, infatti
dopo 3 lunghissimi giorni e tre lunghissime notti restano
sulla zattera solo il Sergente Nocchiere Michele Perugini
e il marinaio Frisenda Domenico, avvistati il giorno
26 marzo da un idrovolante.
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Paragrafo tratto dal libro di Gianni Rocca “FUCILATE
GLI AMMIRAGLI”
…Anche gli aerei perlustrano le infide acque.
Un idrovolante, la mattina del 26, vede due uomini su
un battellino. Le acque sono più tranquille e
l’ammaraggio può aver luogo. Sono gli unici
due superstiti dello Scirocco, il Sergente Nocchiere
Michele Perugini e il marò Domenico Frisenda.
In tre giorni su quel mare tempestoso si erano spostati
di ben 80 miglia dal punto di affondamento della nave.
Confermeranno che lo Scirocco era calato a picco alle
5:45 del 23 marzo. La loro salvezza in quelle condizioni,
ha del miracoloso.